Nel 2020, 281 milioni di persone hanno deciso di fare le valigie e muoversi – stiamo parlando del 3.6% di tutta la popolazione mondiale, non proprio un gruppetto. Molti cercano di sfuggire a condizioni meno ideali, sognando opportunità migliori o fuggendo da situazioni che fanno sembrare un reality show una vacanza. Ma una volta atterrati, non è tutto rose e fiori.
Una volta sul nuovo suolo, molti migranti si trovano più isolati di un teenager senza smartphone. Tra barriere linguistiche e un arsenale di competenze magari non proprio all’ultimo grido, molti finiscono per sentirsi come il nuovo kid on the block. E per non parlare della discriminazione—secondo una ricerca di UNICEF, il 74% dei giovani migranti e rifugiati in Italia ha subito discriminazioni. Non proprio il benvenuto che speravi, vero?
Ecco che entra in scena Mygrants, l’app nata non solo per fare la differenza, ma per rivoluzionare l’inclusione sociale degli immigrati. Con un mix esplosivo di quiz tematici, formazione e supporto all’inserimento lavorativo, Mygrants non si limita a darti una pacca sulla spalla, ma ti prepara una strada verso il successo.
Non solo: ti permette di tirare fuori il meglio di te, mappando le tue competenze come se fossero i pezzi di un puzzle di cui non hai mai trovato la scatola. Vuoi sapere il bello? Secondo il loro ultimo report del 2021, Mygrants ha aiutato oltre 440.000 utenti a non solo conoscere ma spadroneggiare i diritti e doveri del nuovo paese, e l’92% ha pompato le proprie skill a livelli stratosferici.
Insomma, Mygrants non è solo un’app—è un trampolino di lancio per chi vuole saltare più in alto, senza lasciare nessuno indietro.