Ah, il Black Friday: quel giorno dell’anno in cui tutti perdiamo la testa per un robot aspirapolvere scontato (un saluto a Jeff Bezos, la mia schiena è eternamente grata). Ma non è tutto oro quello che luccica, soprattutto per il nostro pianeta. Ogni anno, questa festa dello shopping scatena un’ondata di consegne che fa impennare le emissioni di CO2, con i veicoli a motore termico che fanno la parte del leone nel sabotare la nostra qualità dell’aria. Forbes ci scarica addosso la triste verità: le emissioni durante il Black Friday sono schizzate su del 30% solo un anno fa. Già sento l’ozono piangere.
Ma non è finita qui. La frenesia degli sconti spinge molti a comprare cose di cui nemmeno si ricordavano di avere bisogno, solo per riempire poi i camion di ritorno con resi indesiderati—un circo di inefficienze che nessuno vuole davvero pagare. Optoro svela che i resi nel periodo del Black Friday e del Cyber Monday hanno fatto un balzo del 51%, con picchi di 1,4 milioni di resi al giorno. Ecco, il nostro caro pianeta che si prende un altro pugno nello stomaco.
Di fronte a questa realtà, è chiaro che il settore dei trasporti deve evolversi rapidamente verso soluzioni più sostenibili. Mentre alcune aziende come Rivian stanno facendo passi da gigante con furgoni completamente elettrici, la questione rimane ampia e richiede un cambiamento sistemico. Non basta una singola azienda per pulire l’aria che respiriamo; è necessaria una trasformazione complessiva delle flotte di consegna e delle nostre abitudini di consumo.
L’adozione di veicoli elettrici potrebbe essere una delle mosse vincenti per rendere il Black Friday un evento non solo più verde, ma anche più responsabile. Un piccolo passo per un furgone, ma un salto gigante per la sostenibilità. E mentre il mondo va a caccia di sconti, è essenziale che tutti noi riflettiamo su come le nostre scelte influenzano il pianeta. Facciamo in modo che il prossimo Black Friday sia meno un assalto al portafoglio e più un investimento nel nostro futuro collettivo. Chapeau!