Potresti pensare che l’istruzione in Italia sia top, ma ahimè, ci ritroviamo sprofondati in sestultima posizione in Europa per qualità. Vecchio stile all’ordine del giorno: professori che pontificano davanti a studenti assopiti. Sì, da anni si blatera di innovazione e tecnologia, ma finora, poco cambiamento concreto.
E poi c’è stata la pandemia. Scuole chiuse, lezioni online e il dramma: l’11,7% degli studenti senza i mezzi tecnologici per seguire da casa. E di quelli che si sono connessi, uno su cinque ha avuto una connessione così traballante che ha messo a dura prova la loro pazienza. Risultato? Quasi un terzo ha mollato le lezioni, aggiungendo insulto alla ferita.
Le piattaforme come Google Classroom, Microsoft Teams, WeSchool? Semplici cerotti su una ferita aperta. Niente che veramente rivoluzionasse l’esperienza educativa, solo un modo per andare avanti come prima.
Ma non tutto è perduto. Talent Garden, lanciata nel 2011, sta facendo scuola nella digital education in Europa, coinvolgendo 13 paesi. Con corsi che preparano al vero futuro, oltre 25.000 studenti all’anno apprendono a destreggiarsi nel mercato del lavoro sempre più competitivo. Up-skilling, re-skilling, e altre chicche per dire che qui si fa sul serio. Mentre l’istruzione tradizionale barcolla, Talent Garden gioca in un’altra lega. Sveglia, Italia!