Internet è come l’aria che respiriamo: essenziale, invisibile e sempre presente. Ma a differenza dell’aria, il cloud lascia un’impronta di CO2 che pesa parecchio. Infatti, il 3,7% delle emissioni globali viene proprio dalle nostre attività digitali. Sì, più o meno come l’intera industria aeronautica. E la situazione non è destinata a migliorare se continuiamo così: con il boom del traffico online, stiamo trasformando il “cloud” in una vera tempesta di anidride carbonica.
Ma ecco che arriva Dedalo AI a fare un po’ di pulizia nel cielo digitale. Nata nel 2022, questa startup italiana ha deciso di combattere il problema dell’inquinamento digitale fornendo alle aziende strumenti per monitorare e ridurre le loro emissioni di carbonio. In pratica, aiutano le imprese a fare meno danni mentre continuano a stare online. Non male, vero?
Finora Dedalo AI ha analizzato più di 21.000 documenti, aiutando 1.120 utenti a capire come le loro attività digitali contribuiscono al cambiamento climatico. Questo ha generato oltre 1.000 report di impatto ambientale, suggerendo modifiche che hanno tagliato fino al 30% del consumo delle infrastrutture digitali. Per darti un’idea concreta, questa riduzione equivale a più di 20 MWh di energia risparmiata. Tradotto: abbastanza energia per alimentare una casa per oltre 5 anni! Sì, hai letto bene.
Il segreto di Dedalo AI? Il Web Impact Estimator, uno strumento che ti dice in un attimo quanto il tuo sito web sta contribuendo all’inquinamento globale. Considera tutto: il consumo energetico dei server, le emissioni associate alla trasmissione dei dati… insomma, niente scappa a questo “spione” digitale ecologico.
E non finisce qui. Dedalo AI non si limita a far sentire meglio le aziende perché inquinano meno: migliorano anche le loro performance ESG (quelle che fanno bene alla reputazione sostenibile) e aiutano a ridurre i costi operativi. Meno emissioni, meno bollette, più efficienza. Un affare perfetto per chi vuole stare al passo con un mondo che sta virando sempre più verso la sostenibilità.